Mi fanno tenerezza questi ragazzotti viziati che non hanno i soldi per pagarsi un appartamento con vista sul Duomo.
Io mi alzavo alle sei, per prendere il treno e andare a lavorare a Milano.
Avevo lasciato la mia terra un giorno d’autunno e la casa l’avevo poi trovata, in affitto, in provincia di Varese.
E la mattina, aspettando il treno, ascoltavo Anna Identici che cantava:
“E quando sarò ricco te lo giuro
Non prenderò più il treno pendolare
Col freddo che t’inchioda incontro al muro
E stanco che non riesci a camminare.”
Guardando sempre avanti, senza fare sceneggiate buone solo per ottenere dei like sui social.
Avete trovato la soluzione: vivere in una tenda!
Trasferitevi tutti in tenda e vedrete che gli affitti caleranno.
Oppure trasferitevi in provincia e rinunciate al solito aperitivo serate.
Alle nove di sera a nanna e sveglia alle cinque.
Avrete dormito otto ore e di treni ne troverete a iosa.
Mica ve lo ha ordinato il dottore di vivere in città.
A suo tempo li abbiamo fatti noi, i sacrifici.
Adesso tocca a voi.
Auguri, ragazzi.
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Informazioni su Paolo Federici
La migliore soddisfazione è sbagliare apposta per dare agli altri l'illusione di essere superiori.
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Concordo con te.
“Tempi duri generano uomini forti, uomini forti generano tempi felici. Tempi felici generano uomini deboli, uomini deboli creano tempi duri”.
Non conosco l’autore. Sembra che sia un proverbio arabo