13 anni dopo…

La società dell’acqua manda a mia madre (94 anni) una bolletta del 2010.
(Sì, avete letto bene: 2010!)
Mia madre si preoccupa e me la fa vedere.
(È una madre tecnologica: fa la foto e me la manda con whatsapp.)
È un “credito” di 80 euro.
Cioè dopo 13 anni si sono accorti che sono stati pagati 80 euro in più… e vorrebbero rimediare.
Metterlo come credito nella prossima bolletta pareva brutto, eh?
Bisogna chiamare un numero verde per accordarsi per il rimborso.
Mia madre non ha un conto in banca, quindi non potrò dare un numero di iban…
Io non sono l’intestatario della bolletta, quindi non posso incassare quella somma per conto di mia madre (oddio, forse con una delega autenticata da un notaio..  potrei riuscirci. Peccato che i notai vogliano essere pagati. Sì, è vero… possiamo andare insieme in Comune per l’autentica, che in Comune te la fanno gratis! Peccato che lei stia a La Spezia ed io a Milano e farmi 400 km, tra andata e ritorno, pagando benzina ed autostrada, non credo che valga la pena. Ci vado, ci vado a trovare mia madre, ma di solito ci vado durante il fine settimana, quando il Comune è chiuso).
La nuova bolletta che le è appena arrivata, insieme all’altra, è di 65 euro.
(Sì, le due bollette erano nella stessa busta.)
Ho provato a dirle di non pagarla, visto che il credito supera il debito.
Non sia mai: lei non ha mai sgarrato con i pagamenti delle bollette e non intende cominciare adesso.
Vabbè, domani chiamo il numero verde, poi ci risentiamo!
Continua…

Dopo un po’ di attesa, sono riuscito a parlare con l’operatore.
Lui è stato gentilissimo, ma di detrarre la somma dalla prossima bolletta, non se ne parla.
Manderanno un assegno a mia madre che, non avendo nessun conto in banca, avrà grosse difficoltà ad incassarlo.
Non potrà nemmeno girarmelo… perché ormai gli assegni sono sempre non trasferibili.
Dovrà andare di persona nella banca che avrà emesso l’assegno…
Vabbè, ho capito che sarà una nuova storia senza fine.

Informazioni su Paolo Federici

La migliore soddisfazione è sbagliare apposta per dare agli altri l'illusione di essere superiori.
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2 risposte a 13 anni dopo…

  1. Luisa Veronesi ha detto:

    Ai confini della realtà 🙀

  2. Carlo ha detto:

    Vien da chiedersi come mai dopo ben 13 anni si accorgono che devono restituire dei soldi, quando, se per caso non paghi una bolletta, te lo ricordano immediatamente il mese o bimestre successivo o, addirittura dopo un paio di mesi (o bimestri), ti minacciano di sospendere la fornitura. Probabilmente esistono due uffici di contabilità: uno si occupa dei debiti e l’altro dei crediti e questi due uffici non si parlano. Mi ricordo di un fatto che mi è successo anni fa. Mia moglie, insegnante, aveva ricevuto per sbaglio 20 centesimi in più nello stipendio dal ministero della pubblica istruzione. Dopo mesi, riceve una raccomandata A/R, con allegato il bollettino postale per effettuare il pagamento. Sono andato in posta ed ho pagato € 1,50 (1,30 di commissione + 0,20 come restituzione del debito). Normale (mica tanto) amministrazione..

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