Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
(La Divina Commedia – Inferno – Canto III)
Dante ha una pessima opinione di quelli che, per viltà, nella loro vita non si schierarono mai (sono gli ignavi).
D’altronde proprio l’ignavia (accidia) è uno dei sette vizi capitali.
Secondo me, Dante oggi si riferirebbe a tutti quelli che non vanno a votare. E poi, chiunque venga eletto, protestano sempre.
Anche Gramsci riprende il concetto: “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.”
Praticamente cristianesimo e comunismo concordano su questo punto: fate una scelta, magari sbagliata, ma, come dicono a Milano, piutost’ che nient’ l’è mej piutost.